Prevenire le ludopatie con un nuovo strumento: DigitalEjis

Cristina Marziali 21/11/2023
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Prevenire è meglio che curare, lo sappiamo tutti. Ma come si può prevenire una dipendenza come la ludopatia? Sappiamo bene che questo è uno dei problemi più grandi correlati al gioco d’azzardo. Parliamo della possibilità che soggetti particolarmente fragili possano sviluppare dei comportamenti autolesionistici, spendendo più del denaro previsto, indebitandosi, e dando vita ad una spirale di situazioni sempre più deleterie per la sua salute e per il contesto in cui vive. La lotta alle dipendenze da gioco d’azzardo viene affrontata in molti modi diversi. Le istituzioni cercano di emanare leggi ad hoc, gli operatori propongono strumenti quali l’autoesclusione e l’autolimitazione.

Il problema principale è che una dipendenza viene riconosciuta solo quando se ne avvertono i primi “sintomi”, fase in cui purtroppo potrebbe già essere troppo tardi per porre rimedio. Ma prevenire una patologia del genere, che è esclusivamente mentale, è impossibile. Oppure no? Da oggi esiste un nuovo straordinario strumento che dimostra come davvero l’evoluzione tecnologica possa migliorare la vita dell’uomo. Si chiama DigitalEjis e promette di saper individuare un giocatore potenzialmente patologico ancora prima che cominci a giocare.

La rivoluzione di DigitalEjis

digital-ejis-logoDigitalEjis, detta in parole povere, è una piattaforma SaaS, acronimo che vuol dire Software as a Service. È un pacchetto completo di strumenti che servono a prevenire i comportamenti patologici legati al gioco d’azzardo, in un modo che promette di non essere intrusivo nei confronti del giocatore e di facile utilizzo da parte dell’operatore. La società è molto giovane, difatti è stata fondata solo un paio di anni fa, nel 2021, da Ian McLoughlin. Questi aveva già molta esperienza pregressa nel settore del gioco d’azzardo, specie delle scommesse sportive, e sostiene di aver sempre dato una netta prevalenza nel suo lavoro alla necessità di creare un ambiente controllato e sicuro. Così è nata l’idea di creare qualcosa che affondasse un po’ di più al cuore del problema.

“Noi di DigitalEjis abbiamo sentito l’esigenza, anche etica, di dare agli operatori gli strumenti per garantire la massima protezione per i propri giocatori fin dal loro primo incontro con il gaming” dichiara. Per farlo c’è stato il supporto massiccio delle nuove tecnologie, intelligenza artificiale in primis, ma ancor prima c’è stato il know how raccolto da un nutrito gruppo di esperti e specialisti che hanno dato il loro contributo professionale per mettere a punto l’algoritmo che governa il funzionamento di DigitalEjis. A chi potrebbe essere un po’ scettico circa la possibilità di intercettare preventivamente un comportamento ludopatico, va detto che la percentuale di successo del software è dell’85%, ad oggi.

Come funziona DigitalEjis

Abbiamo parlato di rivoluzione, e sembra che questo termine non possa essere considerato esagerato. Sapere se un soggetto ha la probabilità più o meno elevata di sviluppare dipendenze ancor prima che piazzi la prima puntata consente di monitorarne i comportamenti in modo molto più attento e accurato di quanto non si possa fare con chi invece non offre alcuna avvisaglia di problematiche di questo genere. Non si tratta di fare un processo alle intenzioni, in quanto il software promette la massima discrezione: il giocatore non si accorge di nulla, per quanto già al momento dell’iscrizione ad un portale di gioco DigitalEjis lo sottopone a dei test che sono stati strutturati in mesi di lavoro e che predittivamente possono dare un responso considerato attendibile in una percentuale molto elevata.

Prevedere è quindi il primo compito di DigitalEjis, ma non l’unico. Sono tre le fasi in cui si struttura il suo lavoro: predizione, monitoraggio e prevenzione, supporto. Si comincia quindi con i test sopra citati, un mini gioco e alcune semplici domande che, grazie alle capacità di machine learning del software e all’intervento dell’intelligenza artificiale, allenata da decine di specialisti del settore, consentono di dare il responso. Seguono monitoraggio e prevenzione, che consistono nel seguire i giocatori con diversi livelli di attenzione a seconda del primo responso che è stato dato dalla macchina. Le esperienze di gioco vengono personalizzate a seconda delle necessità, e il giocatore viene controllato da vicino e tutelato anche se a sua competa insaputa.

C’è poi l’ultima fase, quella in cui purtroppo il soggetto, per quanto monitorato da vicino e aiutato silenziosamente, sconfina comunque in un comportamento patologico. A questo punto, per così dire, si esce allo scoperto e si affianca alla persona un professionista che possa aiutarlo in un percorso di presa di consapevolezza e recupero. A tali strumenti se ne affianca un altro che è a esclusivo vantaggio dell’operatore, ed è il Fake Player Detection. Aiuta a riconoscere e neutralizzare profili falsi di giocatori che potrebbe tentare di imbastire delle truffe.

Gioco più sicuro

DigitalEjis è appena agli esordi ma ci sono enormi aspettative circa i risultati che potrebbe dare nel corso del tempo, ben espresse da Aleksandar Matic, capo del reparto scientifico del progetto: “Questo strumento è un punto di svolta nella scienza delle dipendenze: unisce algoritmi avanzati, dati e approfondimenti provenienti dalle neuroscienze computazionali e dalla psicologia. Questo è l’unico modo attualmente disponibile per prevedere con precisione l’insorgere della dipendenza dal gioco d’azzardo a livello individuale prima che venga piazzata una singola scommessa”.

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CMarziali / Cristina Marziali