I giovani e il gioco d’azzardo in Italia: i dati

Cristina Marziali 14/11/2022
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Gli enti istituzionali di ricerca e statistica sono sempre molto attenti ai dati relativi al gioco d’azzardo. L’abitudine al gioco d’azzardo è infatti una realtà che va costantemente monitorata all’interno di una società civile, al fine di poterla normare al meglio e di cogliere qualunque elemento che possa destare eventuale preoccupazione prima che degeneri. In particolar modo, in Italia ad occuparsi della raccolta e dell’elaborazione di dati statistici inerenti diversi aspetti della vita del cittadini è il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Dal CNR è nato Espad (Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari) che appunta la sua attenzione su un settore della società particolarmente fragile, che è quello formato dalle persone più giovani. Nello specifico, Espad monitora i comportamenti dei ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni relativamente all’assunzione di droghe (leggere e pesanti), all’uso di alcolici e al gioco, tout court e d’azzardo. In altre parole, Espad monitora tutti quegli ambiti da cui potrebbero scaturire patologie legate alla dipendenza.

I dati Espad sul gioco online, il gioco d’azzardo e i social network

espad-logoUn fatto che è universalmente noto, e che spesso finisce al centro del mirino come qualcosa di potenzialmente pericoloso, è che i più giovani (a cui appartengono anche i cosiddetti “nativi digitali”) passano molto del loro tempo sui dispositivi tecnologici: non tanto il computer quanto più lo smartphone. La grande dimestichezza che i ragazzi hanno nei confronti delle nuove tecnologie li rende proiettati verso il futuro, ma sotto certi aspetti anche più vulnerabili ad insidie che potrebbero non riconoscere. Ecco il motivo per cui le istituzioni sono sempre molto attente nel monitorare le tendenze e i comportamenti imperanti. 

Sul sito Espad si possono trovare alcune scarne statistiche che parlano del rapporto tra i giovani e il gioco. In generale, risulta che almeno il 64% dei giovani appartenenti al campione considerato abbia usato i videogames per almeno una volta nel corso di un anno. Oltre il 50% dice di aver usato i social media per più di 2 ore al giorno. Curiosamente, nel primo caso abbiamo una percentuale maggiore di maschi sulle femmine (84 contro 44%) mentre nel secondo caso sono le ragazze quelle che usano in modo più massiccio i social (il 62% contro il 44%). Questo dimostra l’assunto enunciato prima, ovvero che i ragazzi oggi usano moltissimo i dispositivi tecnologici, che siano console o smartphone, e che hanno una grande dimestichezza con essi.

Il gioco d’azzardo e i più giovani

rapporto-espad-giochiAndiamo ora ad analizzare più nel dettaglio il rapporto dei giovani con il gioco d’azzardo. Il presupposto della grande confidenza che i giovani hanno con tecnologia e relativi dispostivi è importante, in quanto oggi buona parte del gioco d’azzardo si svolge online. Questo si lega alla nascita dei casinò virtuali, portali dove si possono praticare varie attività come giocare alle slot machine o fare scommesse sportive. Se il giocatore tradizionale, diciamo quello che ha qualche anno in più, continua a preferire il gioco fisico, di certo i più giovani prediligono l’online. A questo discorso va aggiunto un altro elemento, che è quello legato alla pandemia di Covid-19. Per molti mesi in Italia ci sono stati lockdown e chiusure che hanno impedito ai cittadini di svolgere le normali attività a contatto diretto con altre persone. Ecco quindi che tutto ciò che poteva essere fatto online, e questo include anche il gioco d’azzardo, ha conosciuto una grande crescita.

Secondo i dati Espad, il 45% dei giovani del campione intervistato nel corso di un anno ha giocato d’azzardo almeno una volta. Non stupisce scoprire che c’è una crescita proprio nel settore online, che sale dall’8% al 10%. I dati si riferiscono agli anni 2020-2021, quindi bisogna sempre tenere presente il fatto che il 2020 è stato l’anno dei lockdown e delle chiusure. Anche in questi dati si conferma la preponderanza del pubblico maschile su quello femminile. Mentre è cresciuto l’online, sembra invece essere diminuita, anche se di poco, la tendenza a praticare scommesse sportive; resta invece invariata la tendenza a giocare alle lotterie istantanee. Torna a crescere l’utilizzo degli apparecchi fisici, anche se in modo poco accentuato.

Poche variazioni, grandi cambiamenti in arrivo

Analizzando infine le percentuali che dimostrano quale sia la tendenza al gioco d’azzardo fra i più giovani sia nell’arco di un anno, che più in generale in un arco di tempo di diversi anni, si nota come in un decennio circa poco o nulla sia cambiato. Questo potrebbe far dedurre che l’avvento dei giochi online, a differenza di quanto affermato più sopra, non abbia inciso in modo notevole sulle abitudini dei ragazzi. Va detto però che i dati completi sul 2021 verranno pubblicati più avanti, e che l’anno veramente probante è quello in corso, il quale al momento è imponderabile. Il 2020 è stato caratterizzato dalle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19; il 2021 ha visto le riaperture e un lento ritorno alla normalità, ma nel complesso una situazione ancora parecchio anomala.

Solo il 2022 potrà dire con esattezza qual è stato l’impatto effettivo dei grandi cambiamenti che sono stati imposti a livello di abitudini di vita. Sicuramente coloro che appartengono alle fasce di età più giovani sono la cartina di tornasole della popolazione in generale, in quanto i più malleabili ai mutamenti. Resta da dire che il gioco d’azzardo è un’attività ricreativa che non dovrebbe mai essere praticata dai minorenni, tanto più che la legge lo vieta. Non va però preclusa in assoluto ai ragazzi più grandi, in quanto se correttamente e responsabilmente svolta, scegliendo sempre operatori legali, non deve essere considerata come “pericolosa” ma solo una piacevole forma di intrattenimento.

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CMarziali / Cristina Marziali